12 Ottobre 2012
Posted at 07:00h
in Senza categoria
Immagino vi starete chiedendo da dove diavolo spunti fuori questo nome per dei biscottini …
è una lunga storia, o forse non troppo, ma si ricollega senza dubbio
a una lunga lunga chiacchierata fra amici.
Era una di quelle torride giornate d’agosto in cui, la necessità impellente di far fuori dei tuorli d’uovo ha avuto la meglio sulla poca voglia di accendere il forno.
In effetti i tuorli avanzavano da questa meraviglia preparata in occasione del mio compleanno
proprio per evitare di accendere il forno!
proprio per evitare di accendere il forno!
Ma secondo voi io sono normale?
Noooo visto che per smaltire i tuorli rimasti ho deciso di surriscaldare ulteriormente la casa
pur avendo sacrificato un compleanno!
Noooo visto che per smaltire i tuorli rimasti ho deciso di surriscaldare ulteriormente la casa
pur avendo sacrificato un compleanno!
E poiché non tutti i mali vengono per nuocere, la cosa buona è che ho scoperto
questa ricetta a dir poco meravigliosa.
Croccanti, profumati, irresistibili e burrosissimi, questi biscotti possono davvero creare dipendenza!
Ma per tornare all’etimologia dei Taccimìa, vi raccontavo di 4 amici seduti in terrazza con un bicchiere di limoncello e un vassoio di questi biscotti tentatori al centro. Si mangia, si chiacchiera, si beve, si ride…ma a un certo punto una di noi, la mia DEAR NEAR assaggiatrice ufficiale dei miei dolci, mette da parte le ultime tre attività a favore della prima e mentre io vedo il vassoio pericolosamente svuotarsi, lei emette, quasi fra sé, un’imprecazione rivolta a se stessa!
Avete presente quella tipica espressione romana che Wikipidia descrive come “insulto generico letteralmente tradotto come Gli spregevoli defunti tuoi” ???
Beh, lei se li è tirati da sola perché non riusciva a fermarsi dal mangiare
e io che l’ho sentita non riuscivo più a fermarmi dal ridere!!!
Ma potevo usare un’imprecazione come titolo di un post?
Io che sono una Lady?
Noooo, li abbiamo ribattezzati e voi…chiamateli come volete ma provateli 🙂
P.S. approfitto di questo pubblico spazio per salutare la mia amichetta che,
come direbbe Geronimo Stilton, sta attraversando un periodo…STRATOPICO!!!
CIAO VALEEEEEEE
Ingredienti
150 gr di farina di mais finissima consentita (io Nutrifree)
150 gr di mix di farine naturali per biscotti
100 gr di zucchero
170 gr di burro fuso
2 tuorli
3 limoni bio (solo la buccia)
1 cucchiaino di lievito per dolci consentito
zucchero a velo consentito
Fondere il burro e lasciarlo intiepidire.
Montare la frusta K e montare in planetaria i tuorli con lo zucchero e la buccia dei limoni.
Unire le farine e il lievito e mescolare ancora. Unire quindi il burro fuso a filo e
lavorare a bassa velocità fino ad amalgamare il composto.
Formare una palla, avvolgere in pellicola alimentare (senza PVC)
e lasciar raffreddare in frigo per 30/40 minuti almeno.
Riprendere l’impasto e accendere il forno a 180° ventilato per dolci.
Stendere l’impasto su un piano infarinato con farina di riso consentita ad un’altezza di circa 1,5 cm.
Ritagliare le forme desiderate e sistemare su una leccarda rivestita di carta da forno.
Cuocere per 25/30 minuti, sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.
Spolverare di zucchero a velo e… offrire agli amici più cari 🙂
La ricetta l’ho presa su Cookaround e l’ho eseguita come indicato tranne che per la farina.