Tarte di lamponi alla Oléron

E’ stato amore a prima vista.
Vi ricordate il libro di cui vi parlai qualche tempo fa La parte più tenera?
Ruth Reichl scrive di tante ricette nella sua storia, ma quella che mi ha fatto perdere la testa è stata questa! Intanto il contesto in cui la inserisce ci convince del fatto che, qualunque malefatta possiamo 
aver commesso, ci verrà certamente perdonata offrendo questa torta.
E questo può sempre tornare utile!
E poi i lamponi sono la mia passione e qui esplodono in tutto il loro colore e profumo.
Unica pecca, la “burrosa francesità” che la caratterizza; davvero troppa per i nostri palati e
tuttavia, vi consiglio di provarla così, seguendo la ricetta alla lettera…almeno la prima volta!
Poi magari, in seguito, sostituite la base con una frolla più leggera e…mangiatela tutta da soli 😉


Ingredienti
Per la pasta
180 gr di farina per dolci (io Mix per crostate e biscotti)
50 gr di zucchero
120 gr di burro
2 cucchiai di panna (crema di latte)
1 tuorlo
Per il ripieno
90 gr di mandorle pelate
150 gr di zucchero
50 gr di burro ammorbidito
3 grossi tuorli
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
400 gr di lamponi freschissimi
La ricetta originale è identica, io ho solo sostituito la farina 00 con quella gluten free.
Essendo il mio impasto senza glutine, non l’ho lasciato in frigo tre ore ma una.
E infine, per la parte finale ho scelto di colare la marmellata ma ne ho usata una ai lamponi.
So che il procedimento può sembrare lungo ma, ne vale la pena.
Trascrivo letteralmente la ricetta originale presa dal libro che anch’io ho eseguito fedelmente,
lavorando il tutto e per la prima volta a mano!!!
PROCEDIMENTO
Mettete la farina e lo zucchero in una terrina. Aggiungete il burro a dadini.
Rivoltatelo con le dita finché i dadini non saranno completamente infarinati,
poi strofinate insieme gli ingredienti fra i polpastrelli fino a che il composto
 non assomiglierà a farina da polenta.
Amalgamate la panna e il tuorlo d’uovo, versateli nel composto contenente la farina
e mescolate delicatamente con una forchetta fino ad ottenere una piccola palla di pasta.
Se non ci riuscite, perché l’insieme è troppo asciutto, aggiungete un cucchiaio o due di 
acqua fino a raggiungere la consistenza necessaria.
Cospargete un piano di lavoro con poca farina, posatevi sopra la pasta 
e lavoratela a fondo con una mano. 
Tornate a raccoglierla a palla, avvolgetela in pellicola e lasciatela riposare in frigorifero per tre ore.
Estraetela dal frigorifero e fatela intiepidire a temperatura ambiente per una decina di minuti.
Cospargete altra farina sul ripiano.
Schiacciate la palla dandole la forma di un disco e poi spianatela con il mattarello
fino ad ottenere un cerchio del diametro di 25 cm. circa.
Trasferitela delicatamente in una tortiera con diametro di 20/22 cm., 
facendo attenzione a non rompere la pasta. 
Pareggiate i bordi con un coltello e mettetela in freezer per dieci minuti, finché non sarà soda.
Accendete il forno a 180°. 
Estraete la torta dal freezer, appoggiate sulla superficie un foglio di alluminio e copritelo
di fagioli secchi. Fate cuocere in forno per 20 minuti poi estraetela, togliete i fagioli
e l’alluminio e fate cuocere altri 5 minuti circa finché non sarà dorata.
Toglietela dal forno e fatela raffreddare mentre vi occuperete del ripieno.

Mettete le mandorle con 3 cucchiai di zucchero in un mixer e polverizzatele.
Amalgamate il burro e lo zucchero rimanente, meno due cucchiai,
 lavorandoli fino ad ottenere un composto cremoso.
Aggiungete i tuorli, e dopo di questi le mandorle polverizzate e l’estratto di vaniglia,
mescolando finché l’insieme è perfettamente omogeneo.
Stendetelo sul fondo della tarte, distribuitevi sopra metà dei lamponi, cospargete
con i due cucchiai di zucchero rimasti e infornate a 180° per 40 minuti.
Togliete dal forno e lasciate raffreddare per almeno due ore.
Prima di servire, ricoprite la tarte con l’altra metà dei lamponi.
Potete servirla così oppure sciogliere in un pentolino due cucchiai di marmellata
di ribes con un cucchiaio d’acqua e, quando si sarà raffreddato, versarlo sui lamponi.