La vogliamo salutare quest’estate?
Mi sa che è proprio arrivato il momento anche se, almeno qui a Roma, le giornate sono ancora caldine e i banchi di frutta e verdura portano ancora i colori della stagione appena trascorsa.
Ed è proprio con questo spirito, già un po’ nostalgico, che oggi voglio portare in tavola il sole caldo dell’estate, l’ultimo. Una mano me l’ha data la Pasta di Gragnano che con i suoi formati incredibili ci regala davvero l’idea del Sud e senza inutili stereotipi ci trasporta in tempi in cui attorno ad un piatto di pasta ci si poteva davvero perdere e incontrare al tempo stesso!
Sentite questo nome….” ‘O mozzone ‘e candela”…non vi fa venire in mente
una commedia alla De Filippo, magari con Sofia Loren in cucina???
Ebbene, in cucina ci sono io questa volta, che in quanto a forme ..lasciamo perdere…
e che ho associato l’idea di estate alla Grecia e passando per Gragnano sono arrivata a questa meraviglia!
Ingredienti
350 gr di “Mozzoni ‘e candela” lisci di Gragnano
400 gr di cipollotti freschi
400 gr di pomodori maturi ma sodi
1 peperoncino rosso piccante
100 gr di olive (io Kalamata)
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
2 uova
2 cucchiai di latte
40 gr di pecorino grattugiato
una noce di burro
sale e pepe q.b.
Pulire i cipollotti e tagliarli nel senso della lunghezza.
Stufarli in un tegame con 2 cucchiai di olio e un cucchiaio di acqua per circa 5 minuti.
Salare e pepare.
Lavare i pomodori e affettarli.
Lavare anche il peperoncino e tagliarlo in 2 per lungo eliminando i semi.
Cuocere la pasta molto al dente, scolarla e condirla subito con il burro (la ricetta dice 80 gr ma per me è sufficiente una noce!). Ungere di olio un un tegame da forno del diametro di 24/26 cm. e formare un primo strato di maccheroni (circa la metà). Aggiungervi le olive, i cipollotti e i pomodori (sempre tutto metà della dose prevista) salare e ricominciare con la restante pasta, cipollotti, olive e pomodori.
Sistemare su tutto il peperoncino diviso a metà.
Diluire il concentrato di pomodoro con mezzo bicchiere scarso di acqua tiepida e versarlo sulla preparazione. Coprire la teglia con un foglio di carta alluminio e cuocere a 200° ventilato per circa 20 minuti.
Trascorso questo tempo, sbattere le uova con il latte e un pizzico di sale e versare tutto sul timballo.
Spolverizzare ocn il pecorino e continuare la cottura a 220° per altri 20 minuti (sempre coperto).
A 5 minuti dal termine della cottura eliminare il foglio di copertura.
Servire tiepido
Da una ricetta di Sale & Pepe anno 2002