1 Giugno 2014
New England, dicembre 1983: Nicky Dillon vive con il padre in una fattoria isolata, cercando di superare l’evento che ha stravolto la loro esistenza due anni prima. “Mio padre e io formalmente siamo una famiglia, ma nessuno dei due utilizzerebbe mai quel termine. Sì, siamo padre e figlia, ma solo perché un tempo siamo stati membri di una famiglia che è stata distrutta”. Il ritrovamento di una neonata abbandonata nella neve farà da catalizzatore alle tensioni che tormentano i due. Nei giorni convulsi che seguono il salvataggio della piccola, Nicky si confronterà con gli aspetti più oscuri dell’animo umano, quelli che spingono una madre ad abbandonare una figlia neonata, e riuscirà a venire a patti con il suo dolore e con quello del padre. Una storia che tocca le corde più profonde del cuore, raccontata in maniera superba dalla voce narrante di una Nicky ormai trentenne che riesce a restituirci perfettamente i toni di una preadolescente, le sue tenerezze, le sue bizzarrie, la sua invincibile voglia di vivere.